Nelle scorse settimane gli animali che popolano il Parco Nazionale dell’Abruzzo sono stati oggetto di un attacco vergognoso: orsi, lupi e cinghiali sono stati brutalmente avvelenati da qualche criminale, con bocconi tossici. Difficile capire i motivi di un gesto simile, ma soprattutto chiediamo quale genere di controllo viene attuato sull’ecosistema dell’intero Parco. Il Wwf e altri che hanno partecipato alla sovvenzione, hanno forse esagerato mettendo una taglia di decine di migliaia di Euro per la segnalazione utile alla cattura di questi delinquenti, sicuramente pratica ormai anacronistica: non è certo mettendo taglie e scatenando linciaggi che si evitano certi episodi. Piuttosto è auspicabile che la dirigenza responsabile della vita del Parco intensifichi i controlli grazie all’apporto dei sempre troppo pochi volontari e della Guardia Forestale. Oltre ad una mera funzione di controllo, i volontari e la Forestale hanno sempre svolto un’opera di dissuasione e informazione circa la pericolosità degli animali selvatici nei confronti di molti contadini e allevatori, che temono per i loro animali da cortile, possibili prede di orsi e di lupi. In questa circostanza però è inutile puntare il dito contro qualcosa o qualcuno, è un fatto ignobile che non può avere alcuna giustificazione: i colpevoli non sono facili da catturare, l’unica cosa da fare è, come detto, rafforzare le misure di
prevenzione.
Tra queste vi è sicuramente l’educazione ambientale come da tempo il Corpo Forestale sta cercando di fare nei confronti dei più giovani, ma non solo. Il Ministero della Pubblica Istruzione, in collaborazione con la rivista TREKKING, ha avviato un programma, “Sulle orme di…” che avvicina sempre di più i giovani alla natura proponendo gite e viaggi che hanno come obiettivo far conoscere non solo il patrimonio artistico, ma anche quello naturale del nostro paese. In questo modo si ha la speranza di far crescere giovani sensibili che, prima di fare un gesto simile, penseranno a quanto bello è vivere la natura insieme alla natura.