Video-trappolaggio della Natura: ecco alcune delle immagini più belle

19 marzo 2020 - 15:35

Il monitoraggio della fauna selvatica ha un grande alleato nello strumento del foto-video-trappolaggio, installato in molte aree protette della penisola.

Si tratta di una tecnica di ricerca scientifica e di sorveglianza del territorio che utilizza videocamere fisse, attivate da sensori a infrarossi, in grado di fotografare o riprendere animali in movimento.

Il video-trappolaggio è molto utile per compiere studi di diverso tipo: permette la verifica della presenza di una specie su un determinato territorio, il riconoscimento individuale per la cattura e marcatura degli animali e poi ancora lo studio del comportamento. Soprattutto viene impiegato per rilevare o meno la presenza su un determinato territorio di animali difficili da vedere come il lupo e il gatto selvatico.

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In Italia si sta sviluppando a grande velocità e sono ormai moltissime le aree protette che lo utilizzano per la gestione della fauna selvatica ma, a livello nazionale, sono state poche le occasioni per confrontarsi sulla metodologia e comunque mai in un convegno specifico.

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Ecco per voi alcune tra le immagini più belle legate al video-trappolaggio

Chissà quante volte questo faggio ha visto sorgere e tramontare il sole. Stagione dopo stagione, anno dopo anno, quanti animali hanno trovato sicurezza vicino al suo tronco, sotto la sua fronda.

Questo faggio potrebbe raccontare storie di lupi, cervi, orsi, volpi, tutti gli ospiti del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise gli hanno reso omaggio. Anche per questo l’albero è il più grande successo della natura.

 

 

Tutto avviene in uno spazio ristretto. Siamo entrati nella casa dei nostri amici animali, sembra quasi che vengano a salutarci, passandoci fra le gambe, strusciando la coda su di noi, posando il loro muso sul nostro.

Caprioli, daini, cinghiali, istrici e non solo… il dono comincia con il concedere agli animali un ambiente in cui possano vivere la propria vita.

 

 

L’istrice, il più grande roditore europeo, splendido e ricco di fascino, avvolto nel suo strascico di aculei, è particolarmente schivo e davvero difficile da incontrare.

L’istrice è attivo principalmente dopo il calare del sole, quando esce alla ricerca di cibo. La fototrappola in questo caso ne ha colti addirittura due..

 

 

Non sempre l’accesso al mondo naturale va di pari passo con la libertà di movimento, la staticità della fototrappola in realtà consente di donare agli animali un ambiente in cui possano vivere la propria vita senza sentirsi osservati. Seppure lo siano…

 

C’è un cartello sulla strada che t’inghiotte come fosse il portale di Stargate. Recita: Valbrevenna. Se lo oltrepassi sei in un mondo lontano. Genova, la Valle Scrivia, tutto il resto è già dimenticato.

In questo angolo sperduto della Liguria, il capriolo fa il capriolo, il lupo fa il lupo. Dovrebbero chiamarlo viaggio nel tempo ma ma è solo la Valbrevenna. E che dio la benedica.

 

Il costante ingrandimento degli spazi riservati alle greggi e alle mucche al pascolo portano oggi ad un sempre maggiore distacco, quasi a una frattura tra uomo e lupo.

Mito, leggenda, primo attore di storie e leggende a lui legato, il lupo lo facciamo più grande di quello che é. In verità osservando questi cuccioli, che al riparo da occhi indiscreti esprimono la propria vitalità (correre, combattere, giocare…), non li troviamo molto diversi dai nostri amici a quattro zampe domestici…

https://youtu.be/h2IDIOc4exg

 

di Enrico Bottino

 

 

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