Agriturismo, ospitalità a misura d’uomo

18 marzo 2020 - 2:33

In un periodo in cui l’instabilità internazionale spinge molti turisti a modificare le proprie abitudini di viaggio, le vacanze verdi si sono affermate come una modalità “rassicurante” di trascorrere il tempo libero.

Mete vicine e raggiungibili in automobile o in treno, se non addirittura a piedi e in bicicletta, destinazioni in cui l’ospitalità fa parte della cultura e delle tradizioni e non delle competenze professionali, alimentazione sana e genuina che spesso riporta alla luce sapori dimenticati, luoghi incantevoli che rasserenano l’ospite e lo riavvicinano alla natura: ecco alcuni degli elementi che stanno alla base di un successo senza precedenti del turismo rurale.

Se nei vostri viaggi, siano essi per lavoro o per diletto, amate immergervi nel territorio che vi circonda, gustarne i sapori, ascoltarne i suoni e le musiche, conoscerne le genti e le tradizioni, siete gli ospiti ideali delle aziende agrituristiche. In agriturismo puoi riassaporare la genuinità dei prodotti della terra, il latte appena munto, la marmellata fatta in casa, i pomodori che finalmente sanno di pomodori.

Ovunque andiate siete perennemente circondati da prodotti omologati, realizzati con lo stampino. Non è così nelle vere aziende agrituristiche, dove anche le tazzine per la colazione sono una diversa dall’altra perché lavorate a mano. Anche l’ambiente conta, semplice e accogliente, dove tutto, dai mobili ai più piccoli particolari non si presenta in modo freddo e dozzinale ma offre quella vivacità personalizzata che ci portiamo dietro dalle nostre case.

LA MIA ESPERIENZA IN AGRITURISMO

Non conoscevo questo agriturismo, ma è stato amore a prima vista. Sono le 19 in punto, pioggia a dirotto, Riccardo e Cinzia mi raggiungono alla macchina porgendo a Ilaria il loro ombrello: particolari che fanno grandi le persone. Veniamo accolti con un sorriso, proprio come si riceve un amico! Questa è la vera ospitalità, segnata dalla semplicità di persone vere.

La nostra è la camera Lilla, la quinta di cinque camere, non una di più, perché un vero agriturismo non può stare dietro a tanti ospiti quando c’è da portare avanti anche l’azienda agricola. L’indomani mattina una lunga distesa di colline a perdita d’occhio si staglia dalla finestra della camera. E dal colle poco distante, stupenda balconata panoramica dell’agriturismo, il relax non è una chimera ma una realtà.

Cerco di programmare la giornata con Ilaria nella più totale indecisione perché soggiornare da Cinzia vuole dire raggiungere in pochi minuti la Serenissima Repubblica di San Marino, oppure il suggestivo borgo storico di San Leo dove il Cagliostro venne rinchiuso dopo essere stato processato per ragioni ufficialmente dottrinarie, in realtà politiche. A soli 30 minuti di macchina c’è da visitare Urbino, uno dei più interessanti esempi urbanistici ed artistici dell’intero Rinascimento italiano, o semplicemente camminare per stupirsi del gioco cromatico delle colline e dei campi plasmati dalle mani dei contadini. E ancora l’azzurro del mare e lo splendido litorale che lega Cattolica a Pesaro. Giusto per citare alcune delle tante perle artistiche e paesaggistiche che si trovano a portata di mano soggiornando all’agriturismo di Cinzia.

Il tempo vola via in un attimo quando il papà di Cinzia mostra a me e Ilaria l’azienda agricola con le vacche maremmane che vivono in libertà quasi tutto l’anno e quando sono in stalla non sono parcheggiate dentro a dei box dove nutrirsi e basta (come purtroppo ho visto altrove). Il toro maremmano Nerone è immortalato dalla mia digitale. E poi c’è il gregge, gli animali di bassa corte, l’orto, seminativi a perdita d’occhio: questo sì che è un vero agriturismo… perché ancora prima è un’azienda agricola immersa in una realtà viva e genuina. “L’agriturismo si deve porre in rapporto di connessione e complementarietà rispetto all’attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento del bestiame, che devono comunque rimanere principali”. Da Alvisi e Zunarelli, Lezioni di legislazione del turismo, cit. p. 226.

Non è finita: per la gioia dei bambini non c’è solo la fattoria ma anche tre bellissimi cani: Sam, il saggio, Smilly, la dolce, Nala la più giocosa e simpatica del gruppo. Per me e Ilaria questo agriturismo sarà sempre un punto di riferimento per i nostri viaggi nel Riminese e nelle Marche, grazie anche a Cinzia prodiga di consigli e di piccoli suggerimenti per trascorrere un soggiorno come Dio comanda.

Testo e foto di
Enrico Bottino

AGRITURISMO – SENTIRSI A CASA

Vi segnaliamo a chiusura dell’articolo tre aziende agrituristiche gestite con cura e grande passione, costantemente impegnate a fare assaporare agli ospiti l’autentico, squisito sapore del turismo verde in Italia.

PODERE VIGNALI

AZIENDA AGRITURISTICA L’ULIVO

AZIENDA AGRITURISTICA PODERE LA PIANA

 

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