DOLOMITI: con le ciaspole tra le montagne incantate
Pochi territori dell’arco alpino sanno esprimere il fascino e la forza della montagna come il Trentino Orientale, dove, caratterizzato dalle magnifiche guglie dolomitiche delle Pale di San Martino affacciate sulle foreste della Val di Fiemme e sui crinali del Lagorai.
L’area più selvaggia di tutte le Alpi, un ambiente naturale straordinario si amalgama, in un cocktail perfetto, alle più autentiche culture e tradizioni del mondo valligiano e alla storia dell’alpinismo.
Escursioni con le ciaspole nelle dolomiti
Paradiso per gli sciatori, quest’area offre grandiose opportunità per avvicinare e conoscere la montagna invernale anche a tutti quelli che non amano gli “sport di massa”, o vogliono provare emozioni nuove e diverse avvicinando, “in punta di piedi” la natura nel suo abito più affascinante: la neve.
Per scoprire il silenzio, la pace e le atmosfere cariche di magia che la montagna regala, poco distante dall’affollamento delle piste da sci e dai locali alla moda.
Milioni di piante di abete rosso, sparse su un’area di undicimila ettari di foresta tra i 900 e i 2000 metri di quota, accarezzano le cime brune della catena del Lagorai e gli scogli dolomitici del Latemar e delle Pale di San Martino… questa è la Val di Fiemme!
Ambienti naturali di straordinaria bellezza si intersecano con le testimonianze di un passato vivace, che ha sviluppato una cultura originale e un folclore genuino, garantiti dalla millenaria autonomia istituzionale della Magnifica Comunità di Fiemme.
Universalmente conosciuta come paradiso per lo sci da fondo, ed anche per gli spettacolari caroselli di impianti e piste per la discesa, questa valle riserva agli appassionati dell’escursionismo invernale una varietà quasi illimitata di possibilità e proposte.
Dalle brevi camminate nei pressi dei paesi, lungo le rive dell’Avisio spesso arabescate da incredibili formazioni di ghiaccio, ai trekking “estremi” nelle gelide vallate del Lagorai, la Val di Fiemme sa regalare emozioni indimenticabili a chiunque si avventuri nella sua natura rigogliosa e spesso selvaggia.
Le Guide Alpine accompagnano con le racchette da neve alla scoperta di facili e affascinanti itinerari innevati: in Val Venegia, al cospetto delle magnifiche Pale di San Martino; a Paneveggio-Bellamonte, nei boschi incantati sopra Predazzo; a Passo Lavazé-Oclini, con tante possibilità di percorsi; a Salanzada, nei pressi di Cavalese, resa magica dalla cascata di ghiaccio.
Inoltre, organizzano le uscite serali “Sotto la luna” con possibilità di cena tipica in baita. Si ritorna camminando sulla neve o scendendo in slittino (su prenotazione).
Val di Fiemme
Alcuni scenografici sentieri, battuti da una motoslitta, sono dedicati al nordic walking, camminata sportiva che mette in movimento senza fatica il 90 per cento dei muscoli.
Camminando con i bastoncini si eseguono esercizi sincronizzati col passo, riducendo del 30% l’impegno fisico e consumando il 46% di energie in più rispetto al jogging tradizionale, con il vantaggio di vivere una piccola avventura in un ambiente naturale straordinario.
Gli istruttori impartiscono lezioni di avviamento a questa semplice, ma efficace disciplina sportivo-ricreativa che induce grandi benefici all’apparato cardiocircolatorio e a tutta la struttura muscolare.
_ Gli itinerari consigliati:
Un paradiso che si estende per 35 chilometri dentro le foreste più belle e rigogliose delle Alpi, tra le catene montuose del Lagorai, il gruppo del Latemar e le Pale di San Martino.
Val di Fiemme – Escursione con le ciaspole: Passo Manghen
Val di Fiemme – Escursione con le ciaspole dal Passo Lavazè
Val di Fiemme – Ciaspolata presso il Passo di Colbricon
La foresta di Panaveggio: i laghi di Colbricon
La malga Cugola Alta dal Passo Oclini
Guglie aguzze, spigoli affilati come lame, superbe cattedrali di pietra e torri altissime le cui cime si perdono nel cielo: così si presentano le Pale di San Martino, magnifico gruppo dolomitico che ha visto nascere la storia dell’alpinismo.
Già due secoli fa, dalla lontana Inghilterra, nobili e avventurieri affrontavano un lunghissimo viaggio per ammirare queste cime leggendarie.
Vallata alpina di difficile accesso, il Primiero fu tuttavia percorsa già in epoca preistorica da cacciatori mesolitici all’inseguimento di branchi di selvaggina.
“Alpe di Castrozza” è la prima denominazione dell’antico pascolo a 1450 metri di quota, dove, fin dal Medioevo, sorgeva un ospizio che dava rifugio e ristoro a pellegrini e viandanti che attraversavano le Alpi.
Con l’avvento dell’alpinismo, nell’Ottocento in pochi decenni la località divenne metà privilegiata del turismo internazionale interessato alla scoperta delle Dolomiti, e nel piccolo paese protetto da alcune delle più belle montagne del mondo arrivarono tutti i protagonisti della storia dell’arrampicata.
Per compiere queste storiche ascensioni ed esplorazioni, gli scalatori si avvalsero della collaborazione di cacciatori e pastori locali che, col passare degli anni, divennero degli eccellenti e ricercati professionisti nella guida in montagna, le leggendarie “Aquile di San Martino”.
Negli Anni Trenta l’affermarsi del turismo invernale e dello sci lanciarono definitivamente San Martino di Castrozza e il Primiero nel firmamento delle mete più esclusive e richieste dai villeggianti, sia d’estate che d’inverno.
Gli hotel e le Guide Alpine offrono a chi sceglie una vacanza invernale nelle valli di San Martino, Primiero e Vanoi, come alternativa o complemento alla vacanza sugli sci.
Passeggiate guidate, escursioni con le ciaspole, degustazioni di prodotti tipici locali, visite storiche e artistiche, affascinanti esplorazioni ed avventure all’aria aperta.
È un modo insolito ed emozionante per vivere l’atmosfera dei paesi di montagna e l’ambiente del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino nella quiete della stagione invernale.
Occasione unica per scoprire la montagna e le sue storie sono le ciaspolate sulle orme dei camosci presso i Piani delle Cavallazza, oppure le escursione al tramonto sulle nevi di Passo Rolle, e ancora sull’altopiano delle Pale, dalla Rosetta al ghiacciaio della Fradusta.
Da non perdere in Val Venegia i laghi di Colbricon… ai piedi di una barriera corallina.
Con la slitta sulle nevi
Passeggiate al Rifugio Dismoni oppure nella Foresta dei Violini a Paneveggio, attraverso un vasto bosco di abete rosso dove ci sono piante secolari che raggiungono i 40 metri di altezza. Lungo il sentiero si incontrano anche un grande recinto con i cervi ed un ardito ponticello sospeso sulla forra del Travignolo.
Lungo il Sentiero Etnografico del Vanoi si possono apprendere le culture rurali e delle tradizioni valligiane del Primiero e del Vanoi, come anche nell’Ecomuseo del Vanoi con partenza dal Rifugio Refavaie verso Malga Fossernica o Malga Laghetti.
Con le Guide Alpine, in Val Canali, si può scoprire un piccolo paradiso naturalistico.
Sempre in Val Canali, altra esperienza dalle tante emozioni è la breve passeggiata con degustazione di formaggi al Caseificio di Primiero. Insomma, le proposte per divertirsi sono infinite.
Gli itinerari consigliati:
_ San Martino di Castrozza: escursione ai laghi di Colbricon
_ Ciaspole: la magia della Val Venegia
La Val di Fassa è contornata dalle montagne più famose del mondo: le Dolomiti.
La valle ammantata di neve, che si protende in direzione nord est per una ventina di chilometri, si snoda fra massicci rocciosi unici nella loro bellezza: la Roda di Vael ed il Catinaccio, le maestose cime del Sassolungo, l’imponente mole del Sella e la Marmolada, Regina delle Dolomiti.
Chiudono la corona, ritornando in direzione sud, il sottogruppo della Valacia, con Cima Undici e Cima Dodici e le propaggini della catena dei Monzoni, vero e proprio paradiso geologico e mineralogico.
Val di Fiemme Con le Ciaspole
Raccontate da leggende e fiabe incantate, queste vette magiche sono la culla dei Ladini, il popolo fiero e ricco di storia che da ben duemila anni ne è l’amorevole custode.
Neve protagonista della vacanza in Val di Fassa, a disposizione sempre abbondante per tutte le attività sportive outdoor: oltre allo sci, escursioni a piedi e con le ciaspole, e gite di scialpinismo sempre dentro scenari dolomitici grandiosi.
L’unicità del paesaggio dolomitico viene ulteriormente arricchita al tramonto, quando i raggi del sole esaltano il profilo delle montagne imbiancate di neve e sembrano infiammare le rocce, che assumono una calda colorazione rossastra, dando vita al fenomeno conosciuto come “Enrosadira”.
_ Val di Fassa: al Passo San Pellegrino