Il museo etnografico tiranese

18 marzo 2020 - 10:38

Dal 1990, in seguito alle calamità naturali che hanno scosso la Valtellina, il Museo ha sede nella Casa del Penitenziere.

L’insolito nome attribuito all’edificio deriva dal fatto che originariamente vi risiedeva il Rettore del Santuario, detto anche rettore-penitenziere o “gran penitenziere”, il più quotato confessore di Tirano. In questa settecentesca dimora, che si affaccia sulla storica piazza della basilica, veniva gestita tutta l’attività del Santuario, sorto in seguito all’apparizione in quel luogo della Madonna.

L’edificio era ed è contornato dalle tipiche botteghe costruite in funzione delle fiere che si svolgevano numerose nella piazza e nei prati circostanti. Tirano, tra il 1500 e il 1700, vide un gran fiorire di traffici. Oggi le raccolte etnografiche e i documenti storici sono esposti in 13 locali che occupano tre piani e l’interrato dell’edificio.

All’ultimo piano sono state ordinate testimonianze delle attività contadine (agricoltura, allevamento, caseificazione, trasporti) e della vita domestica, con la parziale ricostruzione d’ambiente di una cucina e l’allestimento in un’autentica stüa della camera da letto.

Nell’atrio sono visibili documenti attinenti il commercio (pesi e misure), la caccia, la pesca e l’illuminazione prima della diffusione della luce elettrica. Nel piano sottostante, oltre alla direzione, hanno trovato sede la stanza della tessitura e quella dedicata agli splendidi paramenti donati al santuario della Madonna di Tirano dal cardinale Richelieu, primo ministro di Francia.

Ogni anno, dai tempi di Enrico IV, giungeva da Parigi al Santuario della Beata Vergine l’offerta per la celebrazione di una Messa con preghiera per i beati di Francia. Al piano terreno sono sistemate: la saletta delle esposizioni, la stanza degli attrezzi dei mastri carraio e bottaio e dello stagnino itinerante, il portone intagliato di Grosio (sec. XVII-XVIII), la cassaforte, le raccolte di serrature, chiavi.

Nell’interrato infine sono stati montati un monumentale torchio vinario e un frantoio per la produzione di olio di noci. Il museo possiede inoltre una biblioteca specializzata di circa 2000 volumi, una fototeca, una cineteca, una collezione di circa 2000 cartoline di soggetto valtellinese e una raccolta di stampe.

Museo Etnografico Tiranese
Piazza Basilica, 30 – 23030 Madonna di Tirano (SO)
Tel. 0342.70118

Commenta per primo

POTRESTI ESSERTI PERSO:

Le 5 ferrovie locali più panoramiche delle Alpi italiane

Viaggiare con lentezza: le 5 ferrovie di montagna più belle del nord Italia

Il Cammino di Dante: un anello di 380 chilometri tra Ravenna a Firenze