Alla scoperta della Sicilia in primavera

17 marzo 2020 - 23:07

Il Laboratorio del Camminare Le Terre del Gattopardo guidato da Domenico Cacioppo organizza per il 14 e il 28 aprile un’interessante escursione nella R.N.O. Monte Genuardo e S. Maria del Bosco (che è anche Sito di Interesse Comunitario).

L’itinerario si presenta particolarmente interessante dal punto di vista geologico e botanico – faunistico. Nell’area della riserva vi sono la grande Abbazia di S. Maria del Bosco e l’antica città punica di Adranone. Il monte Genuardo (m 1180), una delle vette più elevate dei monti Sicani, è ricoperto da vaste aree boschive naturali di querce e di rimboschimento di conifere che ospitano una ricca fauna e, soprattutto, una composita avifauna tra cui il capovaccaio, l’unico avvoltoio rimasto in Sicilia.

Lungo la strada per Santa Maria del Bosco ed in prossimità della vetta del monte si trovano le cosiddette pillow lavas o “lave a cuscino”, depositi di lava dovuti ad attività eruttive di epoche remote.

Nelle aree aperte si trova anche il lodolaio, falco molto raro in Sicilia, che ha trovato qui zona di nidificazione. L’itinerario proposto inizia dall’Abbazia di Santa Maria del Bosco, il più importante monastero olivetano della Sicilia. I primi abitanti del luogo furono nel 1300 un gruppo di eremiti che si ritirarono nella tranquillità dei boschi circostanti, ancora oggi in buona parte intatti.

Seguendo un percorso tra macchia mediterranea, boschi di leccio e roverella, misti ad ornello ed acero campestre si raggiunge dopo ampi pianori la sommità di monte Genuardo. Dalla cima è possibile scorgere in condizioni di buona visibilità un panorama unico che spazia dalla costa meridionale dell’isola all’Etna fino alle montagne dello Zingaro; inoltre, è possibile ammirare i centri abitati di Sambuca di Sicilia e Giuliana, il lago Arancio e la diga Garcia.

Il ritorno avverrà su un tracciato diverso passando per dei rifugi forestali (di cui una casa neviera) che con un percorso ad anello porterà al punto di partenza. Il grado di difficoltà dell’itinerario è medio-facile con una lunghezza di circa 13 chilometri ed un dislivello in salita di circa 500 metri.

Il percorso si snoda per la maggior parte su sentiero naturale ed in parte su pista forestale. È obbligatorio l’uso di scarponcini da trekking. Colazione al sacco. L’escursione porterà i visitatori a conoscere ricchissimi e variegati scorci paesaggistici, nonché sapori genuini e tradizionali dell’enogastronomia tipica locale.

Cell. 333.8066163
(Domenico Cacioppo)
Cell. 333.9515122
(Vita Di Campo)
i.mediterraneo@libero.it

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