Camminare nei boschi fa bene: i benefici della terapia forestale

Camminare nei boschi riduce stress, ansia e migliora la salute mentale: è la Terapia Forestale, pratica sempre più diffusa anche in Italia. Scopri i benefici scientifici del "bagno di foresta" e i primi 4 percorsi ufficiali inaugurati sulle Montagne Fiorentine.

20 maggio 2025 - 14:04

Immergersi nella foresta per ritrovare sé stessi. Camminare lentamente tra gli alberi, in silenzio, respirare profondamente, ascoltare il fruscio delle foglie e il canto degli uccelli.

La Terapia Forestale non è escursionismo, non è sport. È una pratica di ascolto e rigenerazione, un modo per rallentare e ristabilire un contatto profondo con la natura – e con noi stessi.

Perché la foresta ci fa bene

Negli ultimi anni, sempre più studi confermano ciò che in molti avevano già intuito: la natura ha effetti benefici sulla salute umana.

In particolare, gli ambienti forestali si sono rivelati efficaci nel ridurre ansia, stress, disturbi dell’umore e insonnia, migliorando anche parametri fisiologici come pressione sanguigna, sistema immunitario e livelli di cortisolo (l’ormone dello stress).

Tra i meccanismi più studiati c’è l’esposizione ai Composti Organici Volatili (COV), sostanze prodotte dalle piante – come i monoterpeni – che, inalate durante una camminata nel bosco, sembrano avere effetti antinfiammatori, rilassanti e protettivi per l’organismo.


Ma c’è anche qualcosa di meno misurabile eppure fondamentale: la sensazione di connessione.

Quando entriamo in un bosco e ci lasciamo guidare dai sensi – la vista della luce tra i rami, il profumo della resina, il contatto con la corteccia – il corpo si calma, i pensieri rallentano, l’attenzione si fa più presente. È come se la foresta ci ricordasse chi siamo.

Una pratica per tutti

La terapia forestale può essere praticata da chiunque, a qualsiasi età. Non serve essere esperti escursionisti né particolarmente in forma fisica.

Anzi, i percorsi sono solitamente brevi, con pendenze dolci, pensati proprio per facilitare l’ascolto interiore e la stimolazione dei sensi.


Guidati da professionisti o anche in autonomia, ci si muove con lentezza, si alternano camminate a momenti di silenzio, ci si focalizza su vista, udito, tatto e olfatto.

Si tratta di una pratica individuale, non di gruppo, e ogni esperienza è unica, modellata dal luogo, dal momento, dal proprio stato d’animo.

Le Montagne Fiorentine aprono la strada alla Terapia Forestale

Anche in Italia la Terapia Forestale sta facendo passi concreti. Un esempio importante arriva dalle Montagne Fiorentine, dove si è da poco concluso FOR.SA – Foreste e Salute, il primo progetto nazionale che unisce ricerca scientifica, valorizzazione territoriale e salute.

Promosso dall’Associazione foresta modello delle montagne fiorentine Ets, insieme al Cnr – Istituto per la Bioeconomia, al Cerfito e al Cai, For.sa ha portato alla creazione dei primi quattro percorsi italiani ufficiali di Terapia Forestale, nei comuni di Rufina, Londa, Reggello e San Godenzo, in provincia di Firenze.


I sentieri – accessibili e ben segnalati – permettono a chiunque di vivere l’esperienza del bagno di foresta anche in autonomia. Durante il progetto, i ricercatori hanno analizzato l’efficacia delle sessioni sulla salute mentale e fisica, con risultati incoraggianti, soprattutto nelle pratiche guidate.

Territori che rinascono

La bellezza di questo approccio è che cura le persone e insieme i territori. La Terapia Forestale rappresenta infatti un’opportunità concreta per rilanciare le aree montane e rurali in chiave sostenibile, creando economia attorno a un turismo lento, consapevole, rigenerante.

E se il Sistema Sanitario Nazionale riconoscesse questa pratica come forma di prevenzione e cura complementare?

I presupposti scientifici ci sono. Ora serve volontà e visione, per trasformare i boschi italiani in stazioni del benessere accessibili a tutti.

Vuoi provare la Terapia Forestale?

Scopri i percorsi del progetto FOR.SA nelle Montagne Fiorentine:

1) Moscia (Rufina)

2) Ratoio (Londa)

3) Giganti (Reggello)

4) Borbotto (San Godenzo)

Sentieri brevi, poco pendenti, immersi in foreste ricche di biodiversità e silenzio. Perché a volte, per stare bene, basta tornare a camminare tra gli alberi.

 

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