10 consigli del CAI per camminare e stare bene se hai qualche anno in più

Passano gli anni ma non passa la voglia di camminare, anche in inverno. Ecco il decalogo del CAI per chi ha qualche anno in più ma non vuole smettere di andar per sentieri: 10 consigli fondamentali per godersi un'escursione a qualsiasi età

29 gennaio 2024 - 15:00

Camminare e stare bene: i consigli del CAI e dei medici per chi ha qualche anno in più

Sono oltre 100mila gli over 65 che ogni anno scelgono la montagna per trascorrere le vacanze o fare un breve viaggio.

Secondo i dati raccolti dagli esperti però il 10% di loro rischia di avere un malore o un incidente.

Per questo motivo, il Club alpino italiano e la Società italiana di gerontologia e geriatria hanno deciso di realizzare un breve vademecum con i più importanti consigli per ridurre il rischio di incidenti e infortuni in ambiente montano.

Sono consigli validi per tutti gli appassionati di outdoor, ma che devono essere seguiti con ancora più attenzione dai più grandi.

La montagna è un luogo ideale per gli anziani, soprattutto se frequentata a quote non molto elevate.

Si possono fare camminate soddisfacenti e appaganti, scegliendo percorsi adatti al livello di allenamento, all’età e allo stato di salute.

Secondo i dati raccolti negli studi, la grande maggioranza degli incidenti sono eventi prevenibili e, quindi, evitabili con la giusta preparazione.

Basterebbe avere un po’ di attenzione nella scelta delle meta e dell’itinerario, oltre ad essere sempre attrezzato nel modo giusto senza mai dimenticare la giusta alimentazione prima e durante il cammino.

Alessandra Marengoni, coordinatrice del progetto e direttore dell’Unità di Geriatria dell’Asst Spedali Civili di Montichiari (BS) ha dichiarato:

“È bene inoltre prepararsi adeguatamente dal punto di vista dello stato di salute: buona norma consultare il proprio medico prima di partire, mantenere una elevata aderenza alle terapie croniche e alle vaccinazioni consigliate, facendo infine attenzione a cosa mettere in valigia e ai numeri di telefono da contattare in caso di bisogno”.

 

1 – Chi va piano va sano e va lontano

La prima regola è scegliere escursioni con limitato sforzo fisico e con andatura lenta, così da poter apprezzare il paesaggio e la compagnia.

L’importante non è la meta, ma il percorso per raggiungerla.

Una camminata tranquilla favorisce la mobilità articolare, previene cadute, e contribuisce al mantenimento della salute cardiaca senza eccessivi sforzi.

Inoltre, promuove la circolazione sanguigna e il benessere psicologico, mantenendo attive le persone più anziane in modo sicuro ed efficace.

 

2 – Scelta dell’itinerario

É necessaria un’attenta valutazione dell’itinerario (dislivello, lunghezza, tipo di terreno, tempi, quota), delle previsioni meteo e del bollettino valanghe.

É opportuno informare il gestore del rifugio sulla meta dell’escursione e il numero dei partecipanti.

L’itinerario dovrebbe essere comunicato anche ad un familiare prima della partenza, se percorso in solitaria.

_ In questo articolo tutto quello che c’è da sapere per scegliere un itinerario di trekking

 

3 – La giusta attrezzatura, un must a tutte le età

Dovrà essere idonea alla tipologia di itinerario, alla stagione ed alla quota: mappa del percorso, bastoncini telescopici, occhiali da sole e crema protettiva, copri-zaino, cellulare con
”powerbank” esterna e app ”GeoResQ”, kit di primo soccorso, fischietto, telo termico.

Da considerare la possibilità di repentini cambiamenti climatici.

_ In questo articolo tutti i consigli per scegliere l’attrezzatura da trekking

 

4 – Abbigliamento, una scelta consapevole per comfort e sicurezza

L’abbigliamento deve essere scelto in base alla tipologia dell’itinerario, alla stagione ed alla quota.

Sarà necessario sempre avere nello zaino un intimo di ricambio, calze, pile e giacca a vento, mantellina da pioggia, guanti, cappello/berretto/cuffia di lana, calzature robuste e con suola anti-scivolo.

_ In questo articolo tutti i consigli per scegliere l’abbigliamento giusto per il trekking

 

5 – Alimentazione e idratazione non vanno mai sottovalutate

Prevedere un’adeguata scorta idrica e alimentare.

Necessaria un’attenta valutazione dell’assunzione di liquidi durante la giornata, nell’anziano infatti la sensazione della sete può essere ridotta, specie in inverno.

Serve cibo altamente calorico, ma facilmente digeribile e di rapida assimilazione, come barrette energetiche e frutta secca. Evitare le bevande alcoliche.

Utili gli integratori salini, salvo diversa prescrizione medica.

_ In questo articolo tutti i segreti di una corretta alimentazione per il trekking

 

6 – Camminare in presenza di patologie croniche

Spesso, dopo i 65 anni, possono sopraggiungere patologie croniche come le cardiopatie, l’ipertensione, il diabete mellito o problemi respiratori.

In questi casi occorre una precisa aderenza alla terapia domiciliare, ma adeguata alle mutate condizioni ambientali e di quota.

Non bisogna mai dimenticare di portare nello zaino i farmaci usualmente assunti e necessari per la giornata o giornate di escursione.

Raccomandabile una visita medica dal proprio medico di fiducia almeno una volta all’anno, o più volte in caso di patologie progressive e/o con una o più riacutizzazioni all’anno.

 

7 – Non dimenticare il tesserino sanitario

Si raccomanda di portare con sé un tesserino sanitario, che riporti eventuali allergie a farmaci, punture di insetti o altro e la terapia domiciliare assunta quotidianamente.

Da indicare eventuali recapiti telefonici da contattare in caso di incidente/malore; risulta utile al Soccorso organizzato in caso di manifesta patologia insorta durante l’escursione.

Prestare attenzione alle vaccinazioni raccomandate dal Ministero della Salute.

 

8 – Essere consapevoli del proprio stato di forma fisica

Le prestazioni di un anziano sono decisamente inferiori a quelle di un adulto di mezza età o ancor di più di un giovane.

Bisognerà tenerne conto nella scelta del percorso.

Anche le condizioni di allenamento andranno attentamente valutate.

_ In questo articolo i consigli di allenamento per il trekking

 

9 – Essere pronti all’emergenza

In caso di incidente che impedisca la prosecuzione dell’escursione (malore, trauma o altro evento avverso) è imperativo contattare il Numero Unico di Emergenza 112 (o il 118 ove non attivo il
112) e attenersi scrupolosamente alle loro istruzioni.

In caso di piccoli incidenti (es. lievi ferite) utilizzare il kit di primo soccorso, che deve contenere tra l’altro la coperta termica di soccorso ed i farmaci specifici per le proprie patologie croniche.

 

10 – Godersi il piacere di una camminata in compagnia

Il beneficio di una escursione è ottimale se effettuata in buona compagnia e in buono stato di salute, in un ambiente naturale e con un clima favorevole, avendo sempre presente che
l’escursione termina una volta rientrati a casa.

Si parte e si arriva tutti assieme. Si raccomanda di riportare a casa i propri rifiuti.

 

 

_ Scarica il decalogo dal sito del Cai:

 

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