I Cammini Storici D’Europa: vie di conoscenza

I Cammini d’Europa diventano un’occasione per la conoscenza dell’identità culturale europea nei suoi aspetti storici, artistici e religiosi. Queste vie della fede e del pellegrinaggio, rappresentano una vera opportunità di valorizzazione territoriale dei luoghi attraversati.

2 febbraio 2020 - 2:31

I Cammini sono nati per tutelare aspetti culturali e sociali e, al tempo stesso, per promuovere un turismo sostenibile e di qualità, in particolare nelle zone rurali e nelle destinazioni meno note.

Lungo i Cammini d’Europa alle migliaia di “pellegrini moderni” si offre la possibilità di conoscere, oltre a città turisticamente rinomate, anche paesi di provincia e piccoli borghi che tanto hanno fatto nella storia, nella crescita e nello sviluppo culturale.

Grazie ai Cammini d’Europa si conserva l’originaria funzione di luogo d’incontro e di scambio tra civiltà diverse, proprio come in un vecchio “racconto di Canterbury”.

Itinerari di conoscenza

La costruzione delle prime rilevanti arterie di comunicazione iniziò con le strade consolari, municipali e vicinali, realizzate dai Romani e tuttora esistenti.

Da allora le piccole e grandi vie hanno assolto la funzione storica di luogo d’incontro e di scambio tra civiltà diverse.

E ancora oggi grazie agli itinerari escursionistici a lunga percorrenza, che seguono soprattutto tracciati storici, si possono scoprire paesaggi affascinanti e ammirare espressioni artistiche e monumentali, frutto di anni di cultura del nostro Paese.

Oggi ci si muove sul filo della storia, al ritmo lento del camminare, tappa dopo tappa, per carpire una natura incontaminata, splendidi paesaggi e una sospirata tranquillità.

Camminare nella Storia

Le persone che frequentano la montagna sanno che le valli alpine hanno ereditato una rete estesissima di percorsi che, oltre a rappresentare un vero capolavoro di saggezza montanara prima e d’ingegneria militare dopo, offre agli amanti del camminare un numero incalcolabile d’itinerari, alte vie, grandi sentieri.

Uno degli esempi più rappresentativi è la Linea Cadorna, costruita durante il primo conflitto mondiale: la conseguenza della realizzazione di questa spettacolare rete bellica, opera di alta ingegneria e ardita progettazione, è la nascita del Sentiero della Pace che consente di fruire della natura e del paesaggio circostante venendo a contatto di forti, bunker, casematte, trincee e batterie spesso mascherate nella roccia.

Nelle valli alpine gli escursionisti possono muoversi senza difficoltà in ambienti impervi e per nulla adatti a tale scopo, camminando lungo una rete di mulattiere che oggi rappresentano un’occasione d’incontro per gitanti di differente nazionalità, lungo antiche vie già tracciate e calcate da taglialegna, carbonai e pastori, persone di bassa cultura che vedevano nei monti una risorsa importante per la sopravvivenza.

Scendendo dalle Alpi, anche la pianura, le colline e l’appartato Appennino hanno rappresentato da sempre una fonte di tracciati storici, culturali e devozionali, attraversati da pellegrini, mercanti, soldati, uomini politici e di cultura, contadini e pastori.

Vie di comunicazione primarie che consentivano alle persone la condivisione e lo scambio non solo di merci, ma anche di idee, innovazioni tecniche e ideologiche, favorendo il confronto e le integrazioni delle varie correnti culturali.

Continuiamo pertanto a muoverci con lo zaino in spalla sul filo della storia, in un ambiente straordinario per emergenze artistiche e culturali e per ricchezza di flora, di fauna e di panorami mozzafiato che spaziano dalla pianura alla costa all’Appennino.

I cammini storici hanno assunto grande importanza, uno su tutti la Via Francigena, l’arteria medievale che univa il Nord Europa con Roma, una delle più importanti direttrici storiche europee di fede percorsa da pellegrini che spinti da forti motivazioni spirituali si mettevano in viaggio verso il centro della cristianità.

Allora viaggiavano a piedi, a dorso di mulo o a cavallo, tra mille difficoltà, pericoli e privazioni.

Oggi l’escursionista che percorre la “strada-territorio” può sostare nei centri medioevali più ricchi e generosi dell’Europa e dell’Italia e contare su posti tappa accoglienti, per certi versi simili agli ospizi medievali (hospitia) che davano ricovero ai pellegrini dopo una dura giornata di marcia.

Nell’anno 1000 erano strade tortuose, raramente selciate, con accentuati dislivelli in prossimità dei passi, niente a che vedere con l’invidiabile rete viaria dell’antica Roma.

Oggi i cammini storici accompagnano il viaggiatore alla scoperta di un inatteso tesoro di cultura, storia, arte e tradizioni, da ricercare nei piccoli borghi, valida alternativa alle più classiche rotte turistiche che portano verso le grandi città d’arte e i musei più famosi del mondo.

I cammini storici e le vie di fede:

 

 

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