

12 salvavita da mettere nello zaino da trekking
I trekker più esperti lo sanno: sempre meglio prepararsi al peggio. Le disavventure capitano, quindi meglio essere pronti: ecco 12 cose da mettere nello zaino che possono salvare la vita durante un trekking
Dodici oggetti che possono salvare la vita durante un trekking
Esistono piccoli oggetti non ingombranti che possono salvarti la vita durante un trekking?
Eccome.
Con l’arrivo della bella stagione è sempre più frequente leggere news di escursionisti in difficoltà, magari durante camminate che sembravano semplici e prive di rischi.
Ci domandiamo cosa sia andato storto, cosa avrebbero potuto fare diversamente per evitare di mettersi in pericolo.
Poi, però, giriamo pagina convinti che certe disavventure non ci capiteranno mai.
In realtà, anche il trekker più esperto può trovarsi in situazioni impreviste: un cambiamento meteo repentino, un infortunio, una traccia sbagliata.
In quei momenti, avere nello zaino oggetti pensati per affrontare le emergenze può fare davvero la differenza.
Ecco 12 oggetti che non creano ingombri nello zaino e che potrebbero rivelarsi essenziali per la vostra sicurezza e, in alcuni casi, persino per la vostra sopravvivenza.
1 – Coperta termica di sopravvivenza, 50 grammi che fanno miracoli
La coperta termica è uno degli oggetti più economici e compatti che esistano, ne esistono anche di soli 50 grammi, ma può davvero fare la differenza in situazioni critiche.
Ha una doppia funzione.
Con il lato argentato è rivolto verso il corpo, trattiene fino al 90% del calore corporeo, salvando da ipotermia o temperature rigide.
Quando invece a contatto con il corpo è il lato dorato, la parte argentata riflette i raggi solari e aiuta a disperdere il calore, utile nelle giornate più torride.
Grazie alla superficie riflettente diventa anche un ottimo strumento di localizzazione per i soccorsi.
2 – Fischietto di emergenza: piccolo, ma potente
Uno strumento semplice, spesso sottovalutato, ma che può salvare la vita.
In caso di infortunio o maltempo, o banalmente perché ci si perde, può diventare essenziale.
Innanzitutto perché si potrebbe non avere la forza di urlare a lungo, mentre il fischietto si fa sentire a lunga distanza e con poca fatica.
Ma anche per segnalare la propria posizione ai soccorritori o per comunicare in condizioni di scarsa visibilità.
Leggero e poco ingombrante, dovrebbe essere sempre attaccato allo spallaccio dello zaino o al gancio della giacca, pronto all’uso.
3 – Cibo e acqua, meglio abbondare che…
L’alimentazione è un aspetto fondamentale nella preparazione di un trekking.
Sia quello che si mangia prima che quello che si mangia durante un’escursione è condizione per vivere con piacere l’esperienza nella natura.
Premesso quindi che alimentarsi bene prima di partire è essenziale, anche quello che ci si porta dietro è fondamentale, anzi potrebbe diventare questione di sopravvivenza.
Portarsi un poco di cibo e acqua in più potrebbe essere una benedizione nel caso in cui si sottovaluti la difficoltà del sentiero, richiedendo una maggiore quantità di energia da spendere.
Oppure nel caso di infortuni, per alimentarsi e idratarsi in attesa dei soccorsi.
Ovviamente il surplus di cibo deve fare i conti con l’ottimizzazione dello spazio nello zaino.
Una dotazione extra di barrette energetiche o simili può essere una buona idea, una teglia di lasagne al ragù no.
4 – Mai fidarsi completamente: lo strato in più che ti può salvare
Nonostante i progressi degli ultimi anni, capita che le previsioni meteo facciano cilecca.
Oppure, sopratutto in montagna, il tempo è talmente variabile che anche le previsioni più affidabili lasciano un margine di imponderabile che difficilmente si può contrastare.
Quale che sia la ragione, può capitare di trovarsi in condizioni meteorologiche diverse da quelle che ci aspettavamo alla partenza, soprattutto nelle stagioni di mezzo, primavera e autunno.
Insomma, se abbiamo qualche dubbio, portarsi qualche strato extra non farà certo male.
Visto poi che le estremità sono le più a rischio, un cappello e un paio di calze in più sono un’ottima idea che richiede poco spazio.
Le calze, tra l’altro, ci forniranno una doppia utilità: saranno ricambio in caso di pioggia riducendo il rischio vesciche, oppure, se facesse particolarmente freddo, potranno essere usate come strato ulteriore.
_Cos’è la tecnica della cipolla
5 – Il nastro americano sistema quasi tutto
Un piccolo rotolo di nastro adesivo telato, noto anche come nastro americano può risolvere una quantità sorprendente di problemi.
Dalle suole staccate agli zaini strappati, fino a una fasciatura d’emergenza, è un alleato insospettabile ma potentissimo.
È impermeabile, resistente, adesivo anche su superfici umide e può essere usato in decine di situazioni, anche per fissare una stecca di fortuna in caso di distorsioni o fratture.
6 – La tecnologia più efficiente per non perdersi? La vecchia mappa cartacea
Lo smartphone e il GPS sono strumenti straordinari che hanno cambiato la vita quotidiana in città e sui sentieri.
Tuttavia hanno una serie di punti deboli che inducono ad essere prudenti nell’affidarsi a loro completamente quando si cammina sui sentieri, cominciando con la precisione del segnale soprattutto se, come spesso accade, si è acquistato al risparmio.
Una cara vecchia mappa cartacea risolve tutti i problemi: occupa pochissimo spazio e in caso di inconvenienti o dubbi con gli ultimi ritrovati tecnologici, potrete contare su di lei.
7 – Il kit di primo soccorso
Tutti speriamo che non succeda nulla durante un’escursione, ma purtroppo gli incidenti capitano e in quel caso è meglio essere preparati per evitare che un problema si trasformi in una tragedia.
Esistono kit di primo soccorso con tutto l’occorrente che occupano poco spazio, oppure potete preparane uno in autonomia.
_Come preparare un kit di soccorso per il trekking
8 – Occhiali da sole: perché la bella stagione ha le sue controindicazioni
Con la bella stagione camminare sui sentieri significa anche esporsi – per fortuna – ad una quantità sempre maggiore di raggi solari.
Se da un lato questo ci rallegra, non deve farci dimenticare che tutto, nella natura, ha indicazioni e controindicazioni.
Gli occhiali da sole sono quindi un must per ogni escursionista: proteggono dai pericolosi raggi Uva, ma ripararano anche dalla polvere, dai piccoli animali e dal vento, che possono irritare pericolosamente gli occhi.
Una scarsa visibilità, causata dalla luce che colpisce gli occhi, può provocare degli infortuni o delle cadute che è bene evitare ad ogni costo.
9 – Coltellino multiuso: non fa miracoli, ma tutto il resto sì
In situazioni di emergenza, avrete sicuramente qualcosa per cui vi servirà un coltello multiuso.
Che sia un pezzo di tessuto, dei rami o delle garze da tagliare per sistemare una ferita, oppure banalmente per aiutarsi ad averla vinta su quella scatoletta di cibo che non vuole aprirsi.
_Come scegliere il coltello per il trekking
10 – Riserva di energia: powerbank e pannelli solari per restare in contatto col mondo
Quando andiamo sui sentieri lo facciamo per immergerci completamente nella natura e l’unico strumento che ci permette di rimanere connessi alla civiltà è lo smartphone.
Si tratta di un aggeggio indispensabile per la nostra sicurezza, che ci consente di chiamare soccorsi nel caso in cui ne abbiamo bisogno, oppure di verificare le condizioni meteo.
Purtroppo uno dei limiti dello smartphone è la capacità della batteria.
Occorre quindi sapere quali siano le condizioni generali del telefono, perché ad esempio tanto più è vecchio, tanto meno la batteria reggerà.
Inoltre la ricerca di connessione in aree dove non c’è rete così come temperature più basse possono accorciarne la vita.
Portarsi una powerbank per ricaricare è quindi una soluzione ottimale per la sicurezza sui sentieri e oggi esistono modelli che occupano pochissimo spazio.
L’ultima frontiera sono invece i pannelli solari portatili da far aderire allo zaino, una soluzione che appassiona i più tecnologici e ambientalisti.
_ Come scegliere powerbank e pannelli solari per il trekking
11 – Paracord, il leggendario attrezzo di sopravvivenza
Quando si tratta di attrezzi per sopravvivere nel caso di attività outdoor, non può mancare il paracord.
Si tratta di un magico cordino che è una vera e propria leggenda per gli appassionati.
Si utilizza nelle situazioni più disparate: filo per suture, legaccio per riparare oggetti, filo per la pesca e moltissime altre.
_ Tutto quello che c’è da sapere sul leggendario paracord
12 – La torcia, perché restare al buio può succedere
Può capitare a tutti, anche ai trekker più esperti.
Si calcolano male i tempi e ci si ritrova al buio sui sentieri senza aver programmato un trekking notturno.
Trovarsi nella natura quando il sole è calato non è esattamente un’esperienza piacevole per tutta una serie di ragioni, tra cui quella fondamentale: non avere più alcun riferimento.
Una piccola torcia occupa poco spazio e può evitare di trovarsi in situazioni davvero pericolose.
_ In questo articolo tutto quello che c’è da sapere sulle torce per il trekking e su come sceglierle.
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