Cala Violina bay beach in Maremma, Tuscany. Travel destination in Mediterranean sea. Italy, Europe.
L’autunno è una stagione privilegiata per scoprire la costa toscana camminando.
Le temperature si fanno più miti, i sentieri tornano silenziosi dopo il turismo estivo e la macchia mediterranea sprigiona profumi più intensi: resina, mirto, sale portato dal vento.
È il momento ideale per godersi i punti panoramici affacciati sul Tirreno, senza l’afa né la calca delle settimane di agosto.
Ecco quattro itinerari offrono un autunno a passo lento con il mare sempre in vista, tra natura, storia e ambienti costieri rimasti intatti.
Nel cuore della Maremma grossetana, all’interno della Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino, si trova una delle spiagge più famose e affascinanti della Toscana: Cala Violina.
Questa piccola baia, racchiusa tra due promontori ricoperti di macchia mediterranea, colpisce per la sabbia bianca finissima e il mare trasparente, dove i fondali di Posidonia oceanica creano un ecosistema ricco di vita, ideale per chi ama l’osservazione dei pesci e dei colori del mare cristallino.
Il tratto di costa, parte dell’Area Protetta delle Costiere di Scarlino, conserva un equilibrio naturale raro, dove la natura domina senza interferenze umane e la vegetazione mediterranea si estende rigogliosa fino quasi alla battigia.
Il modo più suggestivo per raggiungere Cala Violina è percorrere il sentiero panoramico delle Costiere, che collega diverse calette della zona e regala scorci unici sul Tirreno.
Il percorso, semplice e quasi pianeggiante, offre aperture panoramiche sul golfo di Follonica, sul promontorio di Piombino e sulle isole dell’Arcipelago Toscano; nelle giornate più limpide, la vista si spinge fino a Montecristo e, addirittura, alla Corsica.
Ph.: Gettyimages/StevanZZ
Camminare lungo questo sentiero significa alternare tratti immersi nella macchia mediterranea ad aperture sul mare, in un continuo gioco di luci e profumi, tra pini marittimi, lecci, corbezzoli e tamerici.
Partendo dal Puntone di Scarlino, il percorso si addentra rapidamente nel bosco. Dopo pochi chilometri si incontrano Cala Francese e Cala Martina, piccole baie raccolte, ideali per brevi soste o per ammirare scorci insoliti sul mare.
Proseguendo lungo il sentiero, il tracciato conduce finalmente a Cala Violina. La spiaggia, raccolta e protetta dai promontori circostanti, regala la sensazione di isolamento e quiete, soprattutto in autunno e in primavera, quando le folle estive sono assenti.
_ Il sito dell’Area Protetta delle Costiere di Scarlino
Questo affascinante itinerario prende avvio lungo la strada del Volterraio, nella parte orientale dell’Isola d’Elba, un tratto facilmente accessibile e già immerso in un paesaggio tipicamente elbano: rocce scure, macchia bassa e gariga che punteggia il terreno con toni verdi e grigi.
Il sentiero, ben tracciato, guadagna quota rapidamente, conducendo verso la dorsale panoramica che offre i primi scorci sul mare e sui rilievi interni dell’isola.
Lungo la salita, ci si muove tra pietre levigate dal vento e arbusti bassi, con continui richiami della fauna locale: lucertole, uccelli e piccoli insetti che animano la macchia mediterranea.
La “vetta” del percorso coincide con la storica Fortezza del Volterraio, che domina l’Elba da secoli.
La posizione strategica della struttura regala un colpo d’occhio tra i più suggestivi dell’arcipelago: a nord, le coste frastagliate si delineano nitide, mentre a sud lo sguardo abbraccia la parte interna dell’isola, tra dolci colline e ripidi rilievi minerari.
Il panorama spazia su baie nascoste, promontori rocciosi e, nelle giornate limpide, fino alle isole minori dell’arcipelago toscano.
Ph: Gettyimages/Digitalsignal
La fortezza stessa racconta secoli di storia militare e civile: camminare tra le sue mura significa percepire l’importanza strategica dell’Elba nel Mediterraneo.
Dal Volterraio, il percorso scende con un tratto più articolato e vario, tra ulivi secolari e muretti a secco. L’arrivo a Bagnaia chiude un itinerario di media lunghezza che mescola storia, natura e panorami aperti.
La baia accoglie con spiagge di ciottoli e sabbia chiara, acque limpide e tranquille, perfette per un tuffo o una sosta rilassante.
_ Tutto quello che c’è da sapere sulla Fortezza
Alle spalle di Castiglione della Pescaia, l’entroterra nasconde un itinerario perfetto per l’autunno, quando i colori della campagna e della macchia mediterranea si fanno più caldi e la costa si svuota dei turisti estivi.
Il percorso parte dal piccolo abitato di Grilli, un borgo tranquillo immerso tra colline dolci e poderi storici.
Qui la carrareccia iniziale attraversa campi coltivati, vigneti e oliveti, offrendo una prima vista sul mare all’orizzonte e sul paesaggio collinare della Maremma.
Dopo pochi minuti, il tracciato entra nel bosco costiero, dove pini marittimi e sughere creano un ambiente ombreggiato e profumato.
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Il sentiero, largo e ben evidente, segue il profilo della collina con pendenze lievi, che permettono di ammirare gli scorci sul Tirreno.
La parte centrale del trekking alterna pinete fresche, macchia bassa composta da cisto e corbezzolo, e tratti più aperti in cui il vento porta l’odore salmastro del mare vicino.
Avvicinandosi a Pian d’Alma, la vista si allarga su un’ampia piana che in autunno appare luminosa e silenziosa.
È un trekking regolare, senza difficoltà tecniche, ma con panorami continui e un’atmosfera autentica della Maremma costiera.
_ La pagina ufficiale dell’Ente Turismo
Il percorso prende avvio dal borgo fortificato di Talamone, un balcone di pietra affacciato sul Tirreno e storicamente legato al controllo della costa maremmana.
Le viuzze in salita accompagnano i primi passi, tra archi, mura antiche e scorci sul porto.
Superato il nucleo storico, si raggiunge la Fortezza Aldobrandesca, che domina il promontorio e segna idealmente la porta d’ingresso verso gli ambienti naturali del Parco Regionale della Maremma.
Oltre le ultime case, il panorama cambia ritmo.
Il sentiero imbocca un tracciato regolare sul crinale, entrando nella macchia mediterranea più fitta: lecci, corbezzoli e lentischi formano una copertura verde continua, intervallata dal profumo del mirto e dai fasci di luce che filtrano tra i rami.
L’andamento segue le linee morbide del promontorio, con un alternarsi di brevi salite e passaggi quasi pianeggianti, fino a raggiungere i primi belvedere naturali sul Golfo dell’Argentario e sulle scogliere sotto di sé.
Ph.: Gettyimages/undefined undefined
Il tratto centrale del percorso è quello più spettacolare dal punto di vista panoramico: il sentiero corre parallelo al mare, a mezza costa, aprendo visuali ampie e continue sul litorale meridionale della Toscana.
Nelle giornate limpide d’autunno, la luce radente del pomeriggio esalta la linea frastagliata della costa, mentre l’interno rivela la sagoma ondulata delle colline dell’Uccellina, che accompagnano il cammino verso sud con un paesaggio più aspro e solitario.
Il rientro dell’anello avviene sull’interno, lungo una traccia più dolce e meno panoramica ma molto armoniosa, immersa tra pascoli, sugherete e tratti aperti che riconducono gradualmente verso Talamone.
_ Tutti i sentieri del Parco della Maremma
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