Buon Natale e Anno Nuovo con il programma di eventi di Chantar l’Uvèrn

17 marzo 2020 - 23:02

Entra nel vivo la manifestazione
Chantar l’Uvèrn che coinvolge un bel numero di Comuni: da Carema, alle
Valli Orco e Soana, alle Valli di Susa e Sangone, con sconfinamenti in
Provincia di Cuneo nei Comuni di Venasca, Sambuco, Ostana, Melle e con
una puntatina a Sanremo e a Olivetta San Michele.

E’ un progetto di rete promosso dalla
Provincia di Torino e realizzato dalla Chambra d’Òc in concerto con
enti e associazioni territoriali che propone un ricco programma
culturale tra cui ricordiamo le due nuove creazioni
“Chantar l’uvèrn: teatro, storie, racconti, musica e canti della tradizione occitana e francoprovenzale” e “Dançar a la chantarela – Ballo cantato”: apprendimento della lingua attraverso i canti” con didattica interattiva.

Molte le date in programma, si inizia
a Mattie il 7 dicembre e si prosegue a Vaie il 13 dicembre, il 21
dicembre nel pomeriggio a Meana, il 22 dicembre a Valgioie, il 23
dicembre si passa in prov. di Cuneo a Venasca, il 27 dicembre a Sauze
d’Oulx, il 28 dicembre a Oulx, il 3 gennaio a Sambuco e il 4 gennaio a
Ostana per proseguire poi per tutto il mese di gennaio, febbraio e marzo
con altre date.

Un’altra creazione importante di Chantar l’Uvèrn è rappresentata dalla produzione del film di Alberto Milesi “La carovana vai amont”
che racconta la storia del viaggio estivo della Carovana Balacaval e
del suo incontro con il territorio valsusino. Di questa iniziativa ce ne
parla in modo più esteso su questo n. di Nòvas l’autore. Il film ha un
fitto programma di appunamenti: il 7 dicembre ad Alpette e Salbertrand,
l’11 dicembre a Vaie, il 20 dicembre a Carema, il 21 dicembre a
Ribordone, il 29 dicembre a Locana….

Da non perdere sono poi la conferenza
di Flavio Giacchero a Novalesa il 14 dicembre, “Il suono amico: una
tradizione musicale nelle Alpi Occidentali: ottoni, violini e manici di
scopa”; l’iniziativa “Tchantà l’invern per far amnì prumà”, sabato 4
gennaio ad Usseglio realizzata nell’ambito della quarta edizione del
progetto “L’anello forte di Usseglio”, e non bisogna mancare “Couèinte
d’Uvert: si an pasà iavet un cool….Racconti d’inverno, c’era una
volta”, narrate da Marco Rey che per l’occasione ha scritto dei nuovi
racconti che pubblichiamo in anteprima in questo e nei prossimi n. di
Nòvas.

Arriviamo così alla fine di gennaio.
Dal mese di febbario si aggiungeranno poi le feste tradizionali dedicate
all’orso e ad altri temi carnevalizi, ma di questo tratteremo più
avanti.

In un momento che non è certamente
fulgido per la creazione, gli Sportelli di servizio linguistico del
progetto “Lingua Madre” della Provincia di Torino hanno tratto linfa
vitale dalla professionalità degli operatori e li hanno messi in campo
per proporre, attraverso un vasto programma di animazione territoriale,
le lingue occitana, francoprovenzale, francese in vari ambiti: cinema,
musica, lingua, racconto, canto, teatro….

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