Entra nel vivo la manifestazione Chantar l’Uvèrn che coinvolge un bel numero di Comuni: da Carema, alle Valli Orco e Soana, alle Valli di Susa e Sangone, con sconfinamenti in Provincia di Cuneo nei Comuni di Venasca, Sambuco, Ostana, Melle e con una puntatina a Sanremo e a Olivetta San Michele.
E’ un progetto di rete promosso dalla Provincia di Torino e realizzato dalla Chambra d’Òc in concerto con enti e associazioni territoriali che propone un ricco programma culturale tra cui ricordiamo le due nuove creazioni “Chantar l’uvèrn: teatro, storie, racconti, musica e canti della tradizione occitana e francoprovenzale” e “Dançar a la chantarela – Ballo cantato”: apprendimento della lingua attraverso i canti” con didattica interattiva.
Molte le date in programma, si inizia a Mattie il 7 dicembre e si prosegue a Vaie il 13 dicembre, il 21 dicembre nel pomeriggio a Meana, il 22 dicembre a Valgioie, il 23 dicembre si passa in prov. di Cuneo a Venasca, il 27 dicembre a Sauze d’Oulx, il 28 dicembre a Oulx, il 3 gennaio a Sambuco e il 4 gennaio a Ostana per proseguire poi per tutto il mese di gennaio, febbraio e marzo con altre date.
Un’altra creazione importante di Chantar l’Uvèrn è rappresentata dalla produzione del film di Alberto Milesi “La carovana vai amont” che racconta la storia del viaggio estivo della Carovana Balacaval e del suo incontro con il territorio valsusino. Di questa iniziativa ce ne parla in modo più esteso su questo n. di Nòvas l’autore. Il film ha un fitto programma di appunamenti: il 7 dicembre ad Alpette e Salbertrand, l’11 dicembre a Vaie, il 20 dicembre a Carema, il 21 dicembre a Ribordone, il 29 dicembre a Locana….
Da non perdere sono poi la conferenza di Flavio Giacchero a Novalesa il 14 dicembre, “Il suono amico: una tradizione musicale nelle Alpi Occidentali: ottoni, violini e manici di scopa”; l’iniziativa “Tchantà l’invern per far amnì prumà”, sabato 4 gennaio ad Usseglio realizzata nell’ambito della quarta edizione del progetto “L’anello forte di Usseglio”, e non bisogna mancare “Couèinte d’Uvert: si an pasà iavet un cool….Racconti d’inverno, c’era una volta”, narrate da Marco Rey che per l’occasione ha scritto dei nuovi racconti che pubblichiamo in anteprima in questo e nei prossimi n. di Nòvas.
Arriviamo così alla fine di gennaio. Dal mese di febbario si aggiungeranno poi le feste tradizionali dedicate all’orso e ad altri temi carnevalizi, ma di questo tratteremo più avanti.
In un momento che non è certamente fulgido per la creazione, gli Sportelli di servizio linguistico del progetto “Lingua Madre” della Provincia di Torino hanno tratto linfa vitale dalla professionalità degli operatori e li hanno messi in campo per proporre, attraverso un vasto programma di animazione territoriale, le lingue occitana, francoprovenzale, francese in vari ambiti: cinema, musica, lingua, racconto, canto, teatro….