Marche, 5 bellissimi borghi del gusto da scoprire in primavera

In primavera, le colline marchigiane si vestono di nuovi colori e profumi: è il momento ideale per scoprire borghi dove il gusto, autentico e genuino, diventa il vero protagonista di un viaggio fatto di sapori e bellezza

28 aprile 2025 - 15:08

Marche del gusto in primavera: 5 borghi da non perdere

Nelle Marche l’Appennino incontra il mare e le tradizioni contadine si fondono con quelle della costa anche in cucina.

Questa regione nasconde un patrimonio gastronomico sorprendente, fatto di salumi e formaggi d’eccellenza, primi piatti ricchi di sapore, dolci antichi e vini pregiati.

Scoprire i borghi del gusto nelle Marche significa immergersi in una cultura autentica, dove ogni pietanza racconta una storia e ogni tavola è un invito a rallentare.

Ecco cinque borghi in cui poter assaporare il meglio della cucina marchigiana, tra panorami incantevoli e piatti indimenticabili.

1 – Offida, il regno del vino e delle olive all’ascolana

Inserito tra i Borghi più Belli d’Italia, Offida è un gioiello che si trova in provincia di Ascoli Piceno, circondato da colline disegnate da vigneti particolarmente ordinati.

Si tratta di un borgo affascinante con il suo impianto medievale ancora ben conservato, le piazzette raccolte, e l’eleganza della chiesa di Santa Maria della Rocca, un edificio affacciato su uno sperone tufaceo.

A Offida si respira un’atmosfera antica, scandita dalla tradizione del merletto a tombolo e da una vivace cultura del vino.

La tavola offidana è un tripudio di sapori: dalle celebri olive all’ascolana, ripiene e dorate, fino ai cremini fritti e al pecorino stagionato.

Il tutto viene accompagnato da grandi vini locali, come il Pecorino DOCG e il Rosso Piceno Superiore.

Tra i posti consigliati per fare un’esperienza gastronomica completa c’è l’osteria Ophis, che vanta una stella Michelin e propone una cucina raffinata ma radicata nella tradizione, con piatti curati in ogni dettaglio.

_ La pagina ufficiale di Offida ricca di informazioni sul borgo

_ Il sito dell’osteria Ophis

2 – Mondavio, un tuffo nel Rinascimento e nei suoi sapori

Situato nel cuore delle colline del pesarese, Mondavio conserva uno dei centri storici più armoniosi delle Marche.

La Rocca Roveresca, capolavoro dell’architettura militare rinascimentale, domina il borgo e ne racconta il nobile passato.

Passeggiare tra le sue vie è come fare un salto indietro nel tempo: palazzi in cotto, loggiati e scorci pittoreschi compongono un paese davvero suggestivo.

Mondavio, però, è anche un luogo che vanta una grande tradizione gastronomica: la cucina è prevalentemente contadina ed è legata alla selvaggina.

Qui si può assaporare la tipica crescia sfogliata, fragrante e gustosa, perfetta da mangiare con ciauscolo, lonza oppure formaggi stagionati.

Da La Palomba, storico ristorante del borgo, si possono provare piatti tradizionali come le tagliatelle al ragù di cinghiale, il coniglio in porchetta, e varie tipologie di carne alla brace.

Il tutto viene immancabilmente accompagnato da ottimi vini locali.

_ La pagina ufficiale di Mondavio offre tutte le informazioni utili sul borgo

_ Il sito ufficiale del ristorante La Palomba

3 – Acqualagna, capitale del tartufo

Acqualagna è un borgo dell’entroterra pesarese che vive in simbiosi con la natura della Riserva Gola del Furlo, tra forre spettacolari, boschi e paesaggi che ispirano lentezza.

È conosciuto in tutta Italia per una particolarità unica: qui il tartufo si raccoglie tutto l’anno, con diverse varietà che si alternano a seconda della stagione.

Questa vocazione ha reso Acqualagna un vero riferimento nazionale per la cucina a base di tartufo.

Tagliatelle al tartufo bianco, crostini con paté, uova al tartufo e secondi piatti intensi sono i protagonisti assoluti nei vari ristoranti del borgo.

Tra i migliori c’è Antico Furlo, che propone un menù raffinato e stagionale, con grande attenzione ai prodotti biologici e alla valorizzazione del territorio. Il tutto in un contesto suggestivo a due passi dalla riserva naturale.

_ La pagina turistica di Acqualagna

_ Il sito ufficiale del ristorante Antico Furlo

_ La pagina dedicata alla Riserva Naturale Statale Gola del Furlo 

4 – Corinaldo, tra mura medievali e dolci ricordi

Corinaldo, borgo fortificato in provincia di Ancona, colpisce per la perfezione delle sue mura medievali, tra le meglio conservate d’Italia.

Le sue strade lastricate in cotto si snodano tra torri, chiese e palazzi storici, creando scorci che sembrano usciti da un dipinto.

Famoso anche per essere stato la patria di Santa Maria Goretti, il borgo di Corinaldo unisce la bellezza architettonica a una ricca tradizione dolciaria.

I cavallucci, dei biscotti secchi al mosto oppure al miele, la cicerchiata, un dolce carnevalesco di pasta fritta e miele, e altri dolci della tradizione contadina sono parte integrante dell’identità locale.

Il ristorante I Tigli è vivamente consigliato: propone una cucina creativa che rilegge i sapori del territorio in chiave contemporanea, con grande attenzione alla qualità e alla presentazione dei piatti.

_ La pagina ufficiale di Corinaldo

_ Il sito del ristorante I Tigli

5 – Recanati, tra poesia e sapori d’autore

Distesa dolcemente su un colle che domina la valle del Potenza, Recanati è una delle mete più affascinanti e note delle Marche, celebre per aver dato in natali a Giacomo Leopardi.

Il centro storico è un vero gioiello d’eleganza costituito da palazzi nobiliari, piazze ariose e scorci che evocano i versi del poeta.

Ma Recanati non è solo cultura: è anche un luogo dove la cucina marchigiana trova espressioni raffinate e profonde.

I sapori del territorio si basano su una tradizione contadina che resiste allo scorrere del tempo.

Coniglio in porchetta, vincisgrassi, salumi artigianali, formaggi pecorini e l’immancabile ciauscolo sono i protagonisti della tavola del borgo.

Anche i dolci, come il ciambellone al mosto o la crescia di Pasqua dolce, meritano un assaggio.

Non sono da dimenticare però nemmeno i vini locali: tra i filari che attorniano Recanati si produce il Rosso Piceno e il Verdicchio dei Castelli di Jesi, perfetti per accompagnare ogni portata.

Per un’esperienza gastronomica indimenticabile si consiglia il Ristorante Andreina, collocato poco fuori dal borgo e guidato Errico Recanati.

Si tratta di un luogo dove la griglia diventa arte e la tradizione si rinnova con eleganza.

Per chi cerca invece un’atmosfera più intima e tipica meglio optare per un’osteria del centro storico, come l’Osteria Via Leopardi, cucina casalinga ottima e vini locali selezionati.

_ La pagina ufficiale di Recanati

_ Il sito del Ristorante Andreina

_ La pagina dell’Osteria Via Leopardi

 

 

 

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