Due alpinisti morti sul Monviso, precipitati nel Canale Coolidge

Le operazioni di soccorso, avviate dopo l’allarme lanciato dai familiari, si sono concluse con il recupero dei corpi a 3.400 m di quota

11 giugno 2025 - 11:48

Si è concluso con un tragico epilogo l’intervento di soccorso per due alpinisti dispersi sul versante nord del Monviso. I due, un uomo del 1970 originario di Cengio e una donna, avevano intrapreso l’ascensione lunedì 9 giugno, partendo alla volta del bivacco Villata con l’intenzione di affrontare il Canale Coolidge durante la notte.

L’allarme era stato lanciato la sera successiva, martedì 10 giugno intorno alle 22, dai familiari che non avevano più notizie. I primi accertamenti avevano escluso la presenza dei dispersi presso i rifugi della zona e l’autovettura dei due era stata ritrovata al Pian del Re.

Mercoledì mattina, 11 giugn0, sono iniziate le operazioni di ricerca in quota, grazie all’intervento congiunto del Soccorso alpino e speleologico piemontese e del Servizio regionale di elisoccorso. I tecnici sono stati elitrasportati su più punti strategici: il bivacco Andreotti per controllare possibili vie di discesa e la vetta del Monviso per verificare eventuali passaggi effettuati.

Durante un sorvolo del Canale Coolidge, l’equipaggio dell’elicottero ha individuato i corpi dei due alpinisti, situati a circa 3.400 metri di altitudine. Tre tecnici sono stati calati in parete per accertare la situazione: le condizioni delle vittime erano incompatibili con la vita, presumibilmente a causa di una caduta durante l’ascensione.

Il recupero è stato effettuato mediante l’elicottero dei Vigili del Fuoco, con il coordinamento della magistratura e del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

Il Canale Coolidge è una delle vie più impegnative del versante nord del Monviso. Tracciato su pendii di ghiaccio con pendenze tra i 45° e i 60°, è classificato come via di difficoltà D e richiede ottime condizioni meteo e nivologiche.

 

 

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